avv. Eugenio Plazzotta

22/10/2020

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Rating di legalità e MOG 231

Con la pubblicazione sulla G.U. del 19 ottobre 2020, n. 259 della delibera dell’Antitrust dello scorso 28 luglio è entrato in vigore il nuovo regolamento attuativo in materia di rating di legalità.

Le modifiche apportate al precedente testo del regolamento, già in vigore dal 2018, hanno riguardato

  • l’estensione dell’ambito di applicazione dell’istituto tramite l’accesso al rating anche ai soggetti iscritti soltanto al R.E.A. – Repertorio Economico e Amministrativo,

  • l’ampliamento dei requisiti per l’attribuzione del rating di legalità, sia dal punto di vista soggettivo (vengono ricompresi tra i soggetti rilevanti anche gli amministratori della società controllante o della società o dell’ente che esercita attività di direzione e coordinamento sulla società che richiede il rating), sia da quello oggettivo (tra i reati ostativi al rilascio del rating, si aggiungono quelli di usura, di trasferimento fraudolento di valori e di bancarotta fraudolenta).

Il Rating di legalità: il rating di legalità è uno strumento sviluppato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM), in accordo con il Ministero degli Interni e con il Ministero della Giustizia, che riconosce premialità all’azienda che opera secondo principi di legalità, trasparenza e responsabilità sociale.

L’attestazione di legalità rilasciata dall’AGCM consente all’azienda che lo richiede, avendone i requisiti, di ottenere importanti benefici in termini di maggiori opportunità di vincere bandi di gara e ottenere finanziamenti pubblici, di facilitazione dell’accesso al credito in termini di minori tempi, costi di istruttoria e migliori condizioni, di aumento della trasparenza e della reputazione dell’azienda sul mercato.

Il MOG 231: Per l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, resta comunque centrale la rilevanza, per il conseguimento e il successivo mantenimento del rating di legalità da parte dell’azienda, del requisito dell’adozione e efficace attuazione di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo ex D. Lgs. 231/01, insieme ad altri requisiti quali l’utilizzo di sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per somme di importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge; l’adesione ai protocolli o alle intese di legalità finalizzati a prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale, sottoscritti dal Ministero dell’interno o dalle Prefetture con associazioni imprenditoriali e di categoria; l’adozione di Politiche di Responsabilità Sociale con l’acquisizione di indici di sostenibilità; l’iscrizione nelle white list di fornitori, prestatori d’opera ed esecutori di lavori non soggetti a tentativi di infiltrazione mafiosa istituiti ai sensi delle vigenti disposizioni di legge; l’adozione di modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione.